UsOil, siamo nuovamente nel lato inferiore del range trimestrale. Attendiamo uno spunto long oppure la violazione al ribasso del supporto.
UsOil: il grafico giornaliero evidenzia chiaramente l’andamento laterale del Petrolio WTI negli ultimi 2-3 mesi. La quotazione (influenzata anche dai venti di guerra in Siria) si è mossa più volte tra il livello superiore in area $110 e quello inferiore $103.
Attualmente lo UsOil si trova proprio in questa zona di supporto per cui sarà molto interessante valutare l’eventuale ennesima tenuta di questo livello (al fine di trovare dei segnali di trading long per un ritorno sui massimi del range), oppure una violazione ribassista della lateralità e la conferma del movimento discendente e sotto la media mobile che, sempre in presenza di un chiaro segnale di price action short, potrebbe essere tradato per un ritorno del Petrolio in area $99.
Finestra macroeconomica
Il calendario economico ha ci ha presentato oggi dalla Germania il consueto indice di fiducia delle imprese tedesche (IFO) che è risultato in leggera salita (107,7) rispetto al dato precedente anche se al di sotto delle aspettative (108). Dal Canada abbiamo ricevuto il dato sulle vendite al dettaglio (in netta crescita rispetto al dato precedente e superiore anche alle attese) e dagli Stati Uniti l’indice di fiducia dei consumatori americani (in discesa rispetto alle previsioni).
I mercati azionari asiatici chiudono in negativo (influenzati dalla seduta in rosso di ieri) mentre quelli europei ed americani riescono a rimanere in territorio positivo con buone performance per Parigi e Milano.
Il mercato Forex è stato caratterizzato da una seduta di variabilità per l’euro, di leggero recupero per il dollaro e di netta debolezza per il neozelandese. Candele doji per i metalli preziosi.
Domani la giornata macroeconomica sarà relativamente tranquilla, con un paio di dati più rilevanti provenienti dagli Stati Uniti, la vendita di nuove abitazioni e gli ordini dei beni durevoli.
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