UsOil, il movimento laterale dell’ultimo mese potrebbe essere confermato oppure rotto al ribasso e l’area $103 (salvo false rotture) sarà il giudice!
UsOil: il grafico giornaliero ci mostra una fase di lateralità che dura da circa un mese con il prezzo che viaggia tra i livelli $108 e $103. Attualmente lo stesso ha formato la quinta candela negativa consecutiva, rompendo al ribasso la media mobile ed evidenziando una situazione di momentanea correlazione positiva con il dollaro americano (con il quale solitamente è correlato in modo inverso).
La quotazione ha appena violato in intraday l’importante area di supporto $103/102,50 dove sarà molto interessante valutare la price action al fine di stabilire una corretta strategia operativa: la presenza di un forte segnale di trading Long potrebbe farmi valutare un’entrata in acquisto con target nel livello superiore del range a $108; al contrario una rottura ribassista confermata, con successivo set up short (necessario per evitare il più possibile false rotture!), potrebbe confermare l’inversione di tendenza di breve periodo e far propendere per l’apertura di una posizione in vendita con target in zona $98.
Finestra macroeconomica
Come da attese la Bank of Japan ha deciso la scorsa notte di mantenere invariata la politica monetaria espansiva ed il piano di stimoli monetari stabilito lo scorso mese di aprile (basato soprattutto sull’ingente acquisto di bond governativi). La situazione economica è in moderata crescita, aumentano gli investimenti pubblici e le aspettative di inflazione (bene quindi per il target del 2% da raggiungere), devono ancora crescere i consumi privati.
Dall’ Australia abbiamo ricevuto dei dati del mercato del lavoro non molto positivi, con una occupazione in calo a luglio ma anche con una disoccupazione che, seppur stabile al 5,7%, non aumenta come prevedevano gli analisti e questo ha di conseguenza rafforzato il dollaro australiano nella seduta odierna, influenzato anche dal forte aumento dell’import cinese (primo partner commerciale dell’Australia)
Dall’Europa il consueto report mensile della Banca Centrale ha evidenziato un clima di lento miglioramento che dovrebbe proseguire per il resto dell’anno e per il 2014. La fiducia dei consumatori è in aumento così come le esportazioni che beneficiano dell’ incremento della domanda globale. La domanda interna invece è ancora debole ma sarà sostenuta dall’attuale politica monetaria espansiva che rimarrà tale fino a quando sarà necessario.
I mercati azionari oggi recuperano parzialmente le perdite degli ultimi due giorni, tranne Tokyo che lascia sul terreno un altro 1,60%.
Domani, ultimo giorno della settimana economica, riceveremo diversi dati dalla Cina (inflazione, produzione industriale, vendite al dettaglio) oltre alla bilancia commerciale inglese e ai dati del mercato del lavoro in Canada.
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