Usd-Chf, in attesa dei NFPR di domani rompe al rialzo le resistenze. Ricerchiamo spunti long!
Usd-Chf: il grafico daily ci mostra una ampia fase di lateralità compresa tra 0,91 e 0,9550. Proprio quest’ultimo livello di resistenza statica e dinamica (rappresentata dalla trendline ribassista di lungo periodo) è stato violato oggi, confermando il movimento rialzista di breve periodo sopra la media mobile di Usd-Chf. In linea con il mio sistema di trading ricercherò uno dei miei set up rialzisti, dopo un pullback tecnico, per entrare in questo trend con primo obiettivo l’area 0,98.
Finestra macroeconomica
Come da attese la giornata odierna ha presentato una discreta volatilità per le valute interessate dai meeting delle banche centrali. La Bank of England e la BCE hanno confermato le previsioni degli analisti non apportando alcuna modifica ai tassi di interesse (fermi allo 0,50%) e nemmeno alle strategie di politica monetaria. Al contrario Mario Draghi ha sostanzialmente confermato ciò che aveva già affermato alcuni giorni fa a Berlino e cioè una continuazione della “presenza” dell’Istituto Centrale nell’economia dell’eurozona, con la possibilità anche di ulteriori diminuzioni dei tassi se necessario. Draghi ha anche rassicurato in merito alla situazione politica portoghese. La conseguenza è stata ovviamente un indebolimento della moneta unica ed una ripartenza dei mercati azionari, con ottime performance proprio per le piazze europee.
Domani grande attesa per i dati del mercato del lavoro statunitense (Non Farm Payrolls) dai quali potrebbero dipendere le prossime decisioni di politica monetaria della Fed. Gli stessi dati arriveranno anche dal Canada.