Usd-Cad, il cambio atlantico potrebbe proseguire la correzione di medio periodo prima di riprendere la salita verso nuovi massimi.
Usd-Cad: il cambio più lunatico del mercato sembra questa volta fornire un quadro leggermente più lineare rispetto al solito. Il grafico daily mostra infatti un movimento rialzista annuale (iniziato a settembre 2012) con il prezzo che si trova in questo momento in una fase di correzione. Il breve periodo è infatti ribassista con la violazione del livello statico 1,0440 e della media mobile avvenuto alcuni giorni fa. Usd-Cad nelle ultime tre sedute ha tentato un ritest del livello violato ma senza avere la sufficiente forza per rompere la EMA21. Il break out confermato dell’area 1,04 potrebbe accelerare la discesa verso il prossimo supporto in area 1,0270 dove arriva la trendline bullish.
Finestra macroeconomica
I mercati azionari hanno chiuso oggi una seduta particolarmente brillante con la conferma del sostegno all’economia europea giunta proprio oggi dalla Lituania da parte di Asmussen, consigliere esecutivo tedesco della BCE, secondo il quale l’istituto centrale è stato già sufficientemente chiaro in merito alla continuazione dell’attuale politica espansiva fino a quando sarà necessario.
Nella mattina abbiamo avuto il dato sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito che è risultato superiore alle attese ma inferiore alla precedente rilevazione.
Dagli Stati Uniti, oltre alla presentazione del report di Bernanke anche al Senato, è stato comunicato il dato relativo alla richiesta di sussidi alla disoccupazione in netto miglioramento sia rispetto al dato precedente che a quello atteso.
Il Fondo Monetario Internazionale ha diffuso un report sulla situazione dell’economia cinese, invitando le autorità ad accelerare il processo di riforme economiche. Il sistema finanziario “ombra”, l’eccessivo debito degli enti locali e la possibile bolla immobiliare potrebbe creare a breve seri danni al sistema cinese (e non solo) che sta già vedendo una sensibile riduzione dei livelli produttivi ed una crescita dimezzata rispetto alle percentuali pre-crisi.
Domani, ultimo giorno della settimana, riceveremo il dato sull’inflazione canadese ed inizierà in Russia il G20 dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali (parleranno ancora di guerra valutaria?!)
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