Tasso di cambio nominale e reale di lungo periodo, le dinamiche nel forex
Continuiamo il discorso iniziato nell’articolo passato determinando nuove variabili
qui l’articolo https://www.fabiotroglia.com/tassi-di-cambio-reali-e-nominali-2235
Nel lungo periodo variazioni dell’offerta e della domanda di moneta nazionale danno luogo a variazioni proporzionali dei tassi di cambio nominali e dei rapporti tra i livelli dei prezzi internazionali previste dalla teoria della parità del potere d’acquisto:
QUSD/EUR = (EUSD/EUR * PUE) / PUSA ===> EUSD/EUR = QUSD/EUR * (PUSA / PUE)
L’equazione implica che per un dato tasso di cambio reale euro-dollaro, le variazioni della domanda e dell’offerta di moneta nell’UE o negli USA influenza il tasso di cambio nominale EUR/USD di lungo periodo come nell’approccio monetario, tuttavia adesso anche le variazioni del taso di cambio reale di lungo periodo influenzano il tasso di cambio nominale di lungo periodo. A tale proposito consideriamo alcune variazioni per studiarne gli effetti alla luce di tutti i dati che abbiamo considerato fino ad ora:
- Variazione del livello di offerta relativa della moneta
Ipotizzando una variazione positiva (+ MSUSA )
- PUSA = MSUSA (+)/ L(IUSD, YUSA) => (+ PUSA)
- EUSD/EUR = QUSD/EUR * (PUSA (+) / PUE) => (+EUSD/EUR)
QUSD/EUR invariato
- Variazione del tasso di crescita dell’offerta relativa di moneta
Ipotizzando una variazione positiva, essa causa un aumento del tasso di inflazione di lungo periodo, attraverso l’effetto Fisher poi fa aumentare il tasso di interesse sul USD rispetto all’EUR. Assisteremo quindi come nel caso precedente ad una variazione positiva di PUSA e una conseguente variazione positiva di EUSD/EUR, per cui nel lungo periodo si tratterà di una variazione con effetto neutrale.
- Variazione della domanda relativa di prodotti
Si tratta di una variazione non coperta dall’approccio monetario, infatti:
- PUSA = MSUSA / L(IUSD, YUSA) => PUSA non viene influenzato
- EUSD/EUR = QUSD/EUR * (PUSA / PUE) => EUSD/EUR varia solo se varia anche QUSD/EUR
Dato che i livelli dei prezzi nazionali rimangono inalterati nel lungo periodo, l’equazione dimostra come si deve verificare anche un apprezzamento nominale di lungo periodo del USD verso l’EUR (- EUSD/EUR )
===> Benché i tassi di cambio siano prezzi nominali, essi rispondono pure a eventi non monetari, anche di lungo periodo.
- Variazione dell’offerta relativa di prodotti
- + QUSD/EUR: il USD si apprezza in termini reali rispetto all’EUR per cui PUSA diminuisce
- Aumenta la produzione, aumenta quindi la domanda reale di moneta e PUSA diminuisce nel lungo periodo
- L’effetto su EUSD/EUR è ambiguo perché gli effetti di una variazione dell’offerta di prodotti sui mercati reali e sui mercati monetari vanno in direzioni opposte.
Conclusione: quando tutti gli shocks sono di origine monetaria, nel lungo periodo i tassi di cambio si muovono secondo la PPP relativa, per cui nel lungo periodo uno shock monetario modifica solo il potere d’acquisto di una moneta e questa variazione modifica a sua volta il valore della moneta in termini di beni nazionali ed esteri.
Quando gli shocks si verificano sul mercato dei prodotti, il tasso di cambio difficilmente segue la PPP in termini relativi, anche nel lungo periodo.