Segnali Forex di Price Action
S&P 500, la quotazione reagisce oggi sulla zona di supporto statico e dinamico. Potremmo vedere una ripresa del trend rialzista di medio termine …
S&P 500: la debolezza dei mercati azionari di questi ultime sedute ha portato le principali borse mondiali a correggere dopo i massimi della scorsa settimana. Lo S&P, infatti, dopo aver testato più volte l’area di massimo storico 1800 punti, ne ha persi quasi 100 in pochi giorni giungendo in questa settimana sul supporto 1770. Benché non sia possibile escludere una rottura ribassista, quale continuazione della correzione del forte movimento di apprezzamento quinquennale di questo indice (nel marzo 2009 quotava sotto gli 800 punti!), dobbiamo però considerare che il grafico daily evidenzia una importantissima zona di supporto sia statico che dinamico esattamente in linea con la quotazione attuale. Il prezzo si trova infatti sul livello statico 1770 che corrisponde anche al punto di arrivo della trend line bullish di lungo periodo (novembre 2012) e della media mobile 21 che, pur essendo stata violata nel giornaliero, giunge esattamente in prossimità del prezzo (e a suo sostegno) nel time frame settimanale. Potremmo avere quindi un’ ottima possibilità di acquisto per rivedere nuovamente lo S&P sui massimi storici ma, ovviamente, attendiamo la conferma da un segnale di trading daily per eventuali posizionamenti long.
Calendario Forex
Dopo le importanti notizie giunte ieri dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda (conferme dei tassi e ulteriore riduzione del “bond-buying” americano) abbiamo assistito anche oggi ad una intensa giornata macroeconomica iniziata nella notte con il dato manifatturiero cinese risultato negativo, leggermente sotto le attese degli analisti. Dalla Germania sono giunti i dati sull’inflazione (in calo al -0,6%) e la situazione del mercato del lavoro (in miglioramento con un minor numero di nuovi disoccupati ed un tasso di disoccupazione in leggero calo al 6,8%). Nella zona euro la fiducia nell’economia è salita ma meno delle attese; stabile invece quella dei consumatori, in crescita la fiducia servizi.
Diversi i dati pubblicati dagli Stati Uniti: i consumi individuali (in buona ripresa anche se meno del previsto), il prodotto interno lordo (che conferma le attese al 3,2%) e le richieste di sussidi alla disoccupazione che sono aumentate più del previsto evidenziando questa settimana un dato del mercato lavorativo non positivo.
I mercati azionari all’inizio di seduta reagiscono negativamente al tapering della Fed con una chiusura decisamente negativa per Tokio ed un andamento “in rosso” anche per le borse europee che riescono però a recuperare, in scia con la buona apertura americana.
Il Forex evidenzia una bella ripresa del dollaro statunitense e australiano, forza anche dello yen, crollo per l’euro e per i metalli preziosi.
Domani il calendario economico ci presenterà molti dati dal Giappone (produzione industriale e manifatturiera, disoccupazione e, soprattutto, inflazione); inflazione e disoccupazione dalla zona euro; prodotto interno lordo canadese; indice di fiducia dell’Università del Michigan.
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