S&P 500, grafico di Price Action daily
S&P 500: in questa prima parte del mese di luglio, e dopo l’incertezza legata al referendum britannico, il mercato azionario globale è stato caratterizzato da una fase di recupero, favorita soprattutto dal ritorno degli indici di Wall Street sui massimi storici. A parte l’indice Nadasq 100 (un pò più “debole”) gli indici statunitensi, e soprattutto lo Standard & Poors 500, si trovano praticamente sui livelli di massimo storico raggiunti nel maggio dello scorso anno e poi di nuovo ritestati nella metà del mese di luglio 2015. L’indice S&P, nello specifico, in questo stesso momento sta disegnando nuovi massimi sui 2.146 punti confermando il break-out rialzista di ieri. La tendenza di breve periodo è ovviamente ascendente ed anche i time frame settimanale e mensile ci mostrano un movimento del prezzo al di sopra della media mobile; l’operatività consigliabile sarebbe quindi legata all’individuazione di segnali di trading long proprio in questa zona 2.130 (adesso supporto statico) per valutare una entrata in acquisto con obiettivo di profitto in area 2.200. Qualora la pressione dei venditori tornasse a prevalere, disegnando un chiaro set up di Price Action ribassista (benché si tratterebbe di un contro trend di breve periodo) potremmo sicuramente valutare anche un ingresso in vendita, trovandoci su un livello chiave di prezzo molto interessante e con un rapporto fra il rischio ed il rendimento potenziale (take profit almeno sui 2.050) molto favorevole. Attenzione alla volatilità che potrebbe generarsi con la pubblicazione del Beige Book di domani sera che inciderà sulla decisione di politica monetaria della Federal Reserve, meeting monetario che si terrà comunque a fine mese e quindi tra un numero di sedute tale da poter già consentire, in teoria, una “presa di posizione” stabile da parte dell’indice, o al rialzo o di nuovo al ribasso.
Maurizio Orsini
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