Petrolio, grafico di Price Action daily
Petrolio: non è durata moltissimo la salita del Greggio statunitense che dopo il bel movimento rialzista iniziato intorno alla decina di febbraio (con quella bullish pin/doji) e continuato fino al 20 di marzo con i massimi relativi appena sopra i 41$, ha infatti iniziato un movimento di correzione che fino all’area 38$ poteva delineare ancora uno storno tecnico del trend ascendente appena menzionato ma che, dopo la violazione di tale supporto statico e della stessa media mobile avvenuta proprio tra la fine della scorsa settimana e la giornata di ieri, ci mostra tendenzialmente una possibile ripresa della tendenza discendente di medio-lungo periodo, evidente nel time frame weekly, dopo quella che al momento pare essere una falsa rottura rialzista delle settimane scorse. La quotazione del petrolio infatti è tornata al momento sotto i 36$ e sempre sotto la EMA21; da un punto di vista strategico il ritest del livello appena violato, con un segnale di Price Action ribassista, si potrebbe infatti considerare per una entrata in vendita (proprio nella direzione della tendenza dei mesi scorsi) al fine di rivedere potenzialmente il prezzo in zona 28$. In questo senso avrà sicuramente un’ incidenza la conferma o meno degli accordi fra i paesi OPEC (produttori di petrolio), la Russia ed il Venezuela in merito ad un blocco della produzione; i rumors positivi in tal senso erano stati proprio la causa del rialzo di febbraio ma le voci provenienti dall’ Arabia in merito ad un’ incertezza sul reale blocco della produzione hanno accelerato il movimento ribassista del Petrolio negli ultimi giorni.
Maurizio Orsini
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