Eur-Usd, grafico di Price Action daily
Eur-Usd: senza alcun dubbio le ultime tre settimane sono state particolarmente intense per il cambio principale del forex; la prima di marzo ci ha mostrato il dato sulle Non Farm Payrolls statunitensi, la settimana scorsa il meeting monetario della Banca centrale europea con la super candela rialzista del giorno 10 di marzo ed infine il meeting della Federal Reserve terminato ieri con la conferma da parte di Janet Yellen di una politica ancora accomodante (al fine di sostenere l’economia americana minacciata da un rallentamento internazionale) e di una riduzione dei rialzi dei tassi da quattro a due nel corso del 2016. A fronte di tutte queste notizie abbiamo avuto un generalizzato indebolimento del dollaro statunitense e, per correlazione negativa, un rafforzamento dell’euro che dopo avere sfiorato i minimi in area 1,08 (proprio nella giornata della riunione della Bce) ha intrapreso un movimento di breve periodo rialzista nel quale ha dapprima violato al rialzo la media mobile, successivamente l’area di resistenza 1,11, poi ritestata proprio in questi giorni, e nella giornata di ieri il livello 1,12 sopra il quale sta quotando proprio in questo momento. Per chi non ha già una operazione in acquisto in portafoglio (io ne ho una!) sarebbe possibile valutare un segnale di Price Action long approfittando di un eventuale movimento di correzione tecnica sul livello intermedio di supporto 1,12; in caso contrario non si può far altro che attendere un probabile arrivo del prezzo in area 1,14/1,1450 per poi valutare segnali di trading short su tale resistenza. Ovviamente in caso di continuazione rialzista oppure di leggera lateralità appena sotto l’area menzionata si potranno comunque valutare set up di Price Action long a continuazione del trend in essere.
Maurizio Orsini
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