Petrolio WTI, dopo la rottura confermata dell’area $100, attendiamo un ritracciamento ed un segnale di price action per entrare in vendita.
Petrolio WTI: finalmente abbiamo avuto la conferma della rottura dell’area di prezzo $100 con tre forti candele ribassiste che (come evidenziato in uno dei miei precedenti articoli) hanno riportato la quotazione sotto il supporto $98. Il prezzo ha ora iniziato una leggera correzione al rialzo ed è proprio sull’eventuale ritest del livello sopra citato che vorrei vedere un segnale di trading short per entrare in vendita, con target di breve periodo in area $92.
Anche il time frame weekly e quello H4 mostrano una quotazione al di sotto la media mobile tale per cui un movimento tecnico di momentaneo rialzo non solo permetterebbe un avvicinamento alla stessa, ma consentirebbe anche di vendere ad un prezzo molto più conveniente.
Finestra macroeconomica
Con la Federal Reserve americana in attesa di dati migliori sul mercato del lavoro (dopo il risultato negativo emerso ieri dai Non Farm Payrolls di settembre) abbiamo avuto oggi il meeting della Bank of Canada che ha confermato nuovamente il mantenimento del tasso di interesse all’1%. Nella sua conferenza stampa il governatore Stephen Poloz.
Dall’Australia segnaliamo un aumento del tasso di inflazione in settembre all’ 1,2%, oltre le attese del mercato, e questo potrebbe allontanare la possibilità di ulteriori tagli dei tassi nel prossimo meeting di novembre della banca centrale australiana.
Dall’Inghilterra abbiamo avuto la pubblicazione dei verbali relativi al meeting di politica monetaria di due settimane fa in cui si è evidenziata la unanime decisione del board della Bank of England di mantenere invariato il tasso di interesse ed il piano di acquisto asset. La stessa politica monetaria dovrebbe rimanere invariata fino al raggiungimento di un tasso di disoccupazione inferiore al 7%.
I mercati azionari partono piuttosto deboli oggi e chiudono in netto calo, soprattutto Milano e Madrid.
Nel mercato Forex abbiamo una iniziale debolezza per l’euro che recupera nel corso della seduta; leggero rialzo per il dollaro e giornata di vendite sul petrolio e le commodity currencies.
Il calendario economico di domani ci presenterà le richieste di sussidi alla disoccupazione statunitensi e molti dati relativi alla produzione manifatturiera (in Cina, Germania, zona euro e Stati Uniti).
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