Petrolio, grafico di Price Action daily
Petrolio: il rialzo del prezzo del petrolio che, dopo i minimi di inizio febbraio in zona 26$, ha spinto la quotazione sui massimi relativi di poche settimane fa in area 51$ è stato generato sia da motivazioni tecniche che da fattori macroeconomici. Nel primo caso sicuramente l’indebolimento del dollaro statunitense (dovuto ad una serie di dati negativi e dall’ipotesi di un rinvio nel rialzo tassi da parte della Fed) ha contribuito ad un rafforzamento del WTI, essendo quest’ultimo proprio quotato in dollari; da un punto di vista macroeconomico il mancato raggiungimento di un accordo tra i paesi facenti parte dell’ OPEC in merito non tanto ad una sospensione della produzione ma anche solo ad un taglio della stessa, insieme con gli ultimi dati sul sulla riduzione delle scorte, ha favorito senz’altro la fase di recupero delle ultimissime settimane. Il grafico giornaliero evidenzia comunque un momento di lateralità di brevissimo termine, con una media mobile completamente piatta e spesso violata, con un prezzo bloccato all’interno del range con soglia superiore 50$ e quella inferiore 46$. Il time frame settimanale ci mostra ancora un movimento più rialzista (come evidenziato poco fa), con un prezzo al di sopra della EMA21 e con la possibilità, in caso di nuovi set up di Price Action long, di valutare delle entrate in acquisto proprio in area 50$. Se, al contrario, dovesse generarsi un nuovo ribasso sul supporto intermedio 46$ valuterei dei segnali short per aprire posizioni in vendita con target minimo in zona 43$.
Maurizio Orsini
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