Segnali Forex di Price Action
Petrolio, la spinta rialzista della scorsa settimana aveva illuso in merito ad un possibile cambio di trend ma il “weekly” sembra prevalere e sta spingendo la quotazione di nuovo al ribasso.
Petrolio, dopo una fase di lateralità che ha visto il Greggio muoversi nel range $43,30 – $48 nel mese di settembre, sembrava essere partito un movimento rialzista (soprattutto dopo la candela Pin del 2 ottobre) in grado di poter generare cambiamenti nella tendenza di medio termine; l’impostazione tecnica era molto valida ma non aveva fatto i conti con due elementi importanti: la zona statica $50 (molto rilevante anche a livello psicologico) e quella dinamica rappresentata dalla media mobile nel time frame settimanale. In quest’ultimo grafico infatti lo scenario è ancora ribassista e il WTI ha reagito proprio sulla EMA21 riportandosi nel precedente range con la prospettiva di poter anche disegnare entro venerdì un Bearish Engulfing quasi perfetto.
Volendo mantenere un’ottica “short” potremmo valutare sia strategie più aggressive e quindi considerare entrate su violazione del minimo di ieri (area $45,70) e sia strategie più prudenti attendendo un ritorno del Petrolio sul supporto in area $43 e poi capire se si presenteranno nuovi segnali di Price Action ribassisti da tradare. In ogni caso un potenziale target di presa di profitto potrebbe essere la successiva zona di supporto tecnico $38, già testata a fine agosto.
L’attuale andamento del Dollaro americano non sta certo favorendo il downtrend del Greggio, ma se la valuta statunitense dovesse riprendere forza (fosse anche per dei movimenti tecnici di correzione) potrebbe aumentare la probabilità di assistere ad un break-out della parte inferiore del range settembrino. Un altro elemento che potrebbe avvalorare la discesa sarebbe la comunicazione di un ulteriore aumento della produzione da parte dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Produttori ed Esportatori) come avvenuto proprio ad inizio settimana in relazione ai dati produttivi di settembre.