La storia dei mercanti di sardine: traders, investitori, money management
Qualche settimana fa bazzicavo nel Palazzo Mezzanotte a Piazzaffari insieme a due colleghi più anziani che operavano quando ancora c’era la borsa urlata, gli agenti di cambio, le banche nelle balconate superiori della borsa.. e quando siamo andati a pranzo in un’osteria in zona mi hanno raccontato una storiella che mi è rimasta impressa nella mente e che non scorderò mai.. riguarda quello che sono i trader, quello che fanno quando speculano sul prezzo senza considerare gli strumenti come veri e propri investimenti e senza considerare l’aspetto di un portafoglio ben composto, cosa che ho imparato ad apprezzare nei mesi in cui sono impegnato in quest’attività con molti professionisti di settore:
Un giorno molto tempo fa viveva a Bari un uomo ricchissimo, che aveva molte donne con se, una vita invidiabile, molto rispetto e anche un pizzico di invidia che maturava negli animi dei suoi compaesani.. Un giorno si recò da lui un altro uomo che con baldanza gli chiese:
“Ma come fai ad essere così ricco e ad avere tutto questo?”
Al che il signore gli spiegò senza mezzi termini:
“Non è un segreto, io trasporto sardine dall’Albania all’Italia, e dall’Italia alla Sardegna, e da lì in America, Tutto qui, faccio avanti e indietro in base alle condizioni di oggi, di domani.. a volte rimango fermo e basta”
Al che l’altro se ne andò tutto felice, comprò una barca, ed entrò nel commercio delle sardine.
Dopo un anno si incontrarono di nuovo: il commerciante sempre più ricco, e l’altro sporco e ammalato, al che il ricco commerciante gli chiese: Ma che ti è successo?
“Ho mangiato le sardine dalle scatole e mi sono ammalato”
Il vecchio commerciante gli rispose
“Ecco vedi è qui che hai sbagliato: non ti deve interessare cosa c’è dentro e qual è la qualità delle sardine, devi solo trasportarle e basta, qui hai fallito”
Quindi chi trada strumenti a fine speculativo e fa trading anche su tassi di cambio, non deve troppo preoccuparsi di quello che pensa che dovrebbe succedere agli strumenti utilizzati, di quello che è il valore teorico, il prezzo reale, non deve tradare con troppa “emotività” e nemmeno con troppi ragionamenti, cercare opportunità dove non ci sono, eccetera..
Diverso è per un investitore professionale che lavora su portafogli di investimento e risparmio dove bisogna creare e trovare il valore intrinseco e soffrire un po’ può ripagare nel lungo periodo, dove bisogna considerare aspetti macroeconomici, e di ciclicità..
Tutto questo ad un trader non interessa, considerare un’entrata long o short in base ai cicli economici non è una buona idea: il mercato non è efficiente, come insegnano nelle aule delle università di economia! Almeno non lo è nel breve periodo: tanto più il timeframe è breve, tanto più il prezzo è inefficiente, subentra l’emotività e il sentimento degli operatori..
Così come la gestione del rischio del portafoglio.
Un trader a differenza di un investitore ha un lasso di tempo in cui gestire il rischio abbastanza breve, che va da qualche ora a qualche settimana, per cui la politica di money Money Management è certamente fondamentale e molto importante poichè va attuata per ogni operazione!
Vorrei lasciare qui delle slides che ho usato qualche tempo fa per spiegare cosa si intende con Money Management e alcuni esempi interessanti.
Buon week end a tutti!
Money Management (.ppt-download)