Gbp-Yen, fra le varie coppie con lo Yen è l’unica (oltre a Nzd-Yen) che riesce a mantenersi sopra i massimi relativi. Un ritest del supporto con set up long potrebbe essere comprato.
Gbp-Yen: il prezzo ha rotto la scorsa settimana la resistenza 156,80 e riesce a mantenersi stabilmente sopra 157 grazie alla forza della sterlina in questo periodo. Anche il grafico settimanale è rialzista e sopra la media per cui suggerirei al momento di valutare solo posizioni long.
La situazione, in generale, dello Yen è comunque piuttosto instabile quindi valuterei entrate in acquisto solo su chiaro segnale long nell’area di supporto 156,80 (con il supporto dinamico anche della media mobile 21) considerando come possibile primo target la successiva resistenza 159,50.
Finestra macroeconomica
Oggi è stato comunicato il tanto atteso report dell’Onu sulle armi chimiche in Siria anche se il conflitto bellico (con l’accordo Usa-Russia e la “benedizione internazionale”) pare essere scongiurato.
Il dato più importante della settimana sarà il meeting del Fomc di mercoledi prossimo con il quale conosceremo i verbali dell’ultima riunione tassi della Fed ed i possibili orientamenti sul dollaro americano.
La giornata di oggi è stata caratterizzata dal dato sull’inflazione in Europa (tutto confermato all’ 1,3%) e da quelli relativi alla produzione industriale e manifatturiera negli Stati Uniti (in crescita rispetto alla rilevazione anteriore e, quest’ultima, anche rispetto alle attese).
I mercati azionari continuano il movimento rialzista di fine settimana incentivato dall’abbandono alla corsa di capo della Fed da parte di Larry Summers. Quest’ultimo, già consigliere di Obama, è infatti considerato fra i principali economisti favorevoli ad una accelerazione nella riduzione del quantitative easing, a differenza della principale rivale Janet Yellen (vice di Bernanke) che sarebbe più propensa ad una continuazione dell’attuale politica espansiva.
Nel mercato Forex evidenziamo oggi un gap ribassista in apertura per il dollar index (poi parzialmente recuperato), una continuazione della forza della sterlina e del kiwi, una forte discesa del petrolio WTI.
Il calendario economico di domani ci mostrerà il Minute della Reserve Bank of Australia, l’inflazione inglese e americana e l’abituale appuntamento mensile con l’indice tedesco Zew sulla fiducia.
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