Eur-Usd, grafico di Price Action daily
Eur-Usd: seppur ancora coinvolto in una fase di evidente lateralità sia nel grafico giornaliero che in quello settimanale, insisto ancora sullo scenario ribassista che evidenzia il grafico mensile dell’Eur-Usd perché nonostante la fase di variabilità che ha contraddistinto la coppia in questi ultimissimi giorni, per via del Brexit, comunque da un punto di vista tecnico sembra poter proseguire il movimento discendente, dopo la formazione del bellissimo Engulfing ribassista del mese di maggio. Il grafico giornaliero ci mostra sicuramente una fase confusa, con una media mobile piatta fino alla settimana scorsa, che ha però lasciato spazio improvvisamente ad un indebolimento dell’euro e contestuale rafforzamento del dollaro statunitense (in correlazione negativa con il sell-off nel mercato azionario) che ha spinto di nuovo la quotazione al di sotto del importante livello 1,11 raggiungendo addirittura un minimo, venerdì scorso, in area 1,09 salvo poi recuperare in chiusura riportandosi al di sopra del livello precedentemente menzionato. L’apertura della nuova settimana è stata in netto gap ribassista, confermando quanto successo dopo il referendum inglese, evidenziando appunto il rafforzamento del dollaro nonostante i dati macroeconomici americani non particolarmente positivi di ieri; la tendenza di breve periodo sembra di nuovo poter favorire la ripresa del movimento discendente del time frame mensile, per cui l’idea sarebbe quella di ricercare un segnale di trading short e di livello tecnico più interessante per valutare tali set up, anche da un punto di vista economico, sarebbe proprio l’area di resistenza 1,11 considerando un eventuale momentaneo movimento di correzione tecnica. L’ obiettivo di un’ entrata in vendita potrebbe essere nel breve periodo l’area 1,08; nel medio termine il livello 1,0550. Attenzione alla forte volatilità che comunque potremmo avere in questi giorni in virtù delle varie riunioni che potrebbero alternarsi fra governatori delle banche centrali e Parlamento europeo al fine di valutare le misure politico/monetarie in risposta al Brexit.
Maurizio Orsini
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