Eur-Usd, la decisione presa da Mario Draghi la scorsa settimana potrebbe generare un’inversione di movimento di medio periodo sul cambio principe.
Eur-Usd: il movimento ribassista iniziato a fine ottobre, accentuato dal taglio nei tassi euro della scorsa settimana, ha generato una situazione molto interessante con la rottura del livello dinamico 1,3470 prima e di quello più importante, statico, 1,3420 successivamente. Attualmente l’Eur-Usd sta disegnando la seconda candela inside di correzione tecnica ed un’ottima strategia operativa potrebbe essere quella di attendere, proprio sul livello chiave appena evidenziato, un segnale di trading short che confermi la tenuta della resistenza e quindi il cambio di tendenza di medio periodo. In tal caso un possibile target di un’operazione short sarebbe il seguente livello di supporto in area 1,31.
Finestra macroeconomica
L’odierna settimana inizia senza market movers di particolare rilevanza anticipando una ottava di negoziazione decisamente più “tranquilla” rispetto alla quella scorsa.
I mercati azionari dopo i meeting della scorsa settimana chiudono una seduta positiva, specialmente per le borse asiatiche. Più deboli i mercati americani che viaggiano intorno alla parità.
Il Forex evidenzia oggi un rimbalzo dell’euro dopo le vendita della scorsa settimana, una stabilità nel dollaro, una ripresa del petrolio ed una seduta di debolezza per la sterlina e per i metalli preziosi.
Il calendario economico di domani ci riserverà la fiducia economica in Australia e quella dei consumatori giapponesi, l’inflazione in Germania e nel Regno Unito.
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