Eur-Gbp, il prezzo rompe al ribasso il range di breve periodo per poi tornare sopra il supporto. Rimane la view short.
Eur-Gbp: dopo la rottura della trendline rialzista di medio periodo (primi di settembre) il prezzo ha intrapreso un movimento discendente e sotto la media mobile fino a giungere all’interno di una fase di lateralità che, nelle ultime tre settimane, ha “chiuso” la quotazione tra i livelli 0,8450 e 0,8350. L’odierna volatilità che ha contraddistinto l’euro, a causa del meeting della BCE, appare evidente con il movimento di iniziale debolezza del cross Eur-Gbp che rompe in intraday il range di lateralità, salvo poi nuovamente recuperare in virtù del rafforzamento della valuta europea. La prospettiva rimane ribassista e l’apprezzamento della sterlina (soprattutto con una rottura del livello 0,8330) potrebbe proseguire fino ad un eventuale target in area 0,8220. Anche il grafico settimanale (che allego) evidenzia un movimento bearish, e sotto la media esponenziale, tale da far ritenere nuovi potenziali ingressi short.
Finestra macroeconomica
Come da calendario evidenziamo oggi la riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea e la conferenza stampa “post annuncio” del governatore Mario Draghi. Lo stesso, come da attese, ha mantenuto invariato il livello dei tassi di interesse (allo 0,50%) evidenziando come lo stesso rimarrà immutato, o più basso, per lungo tempo al fine di consentire una continuazione della ripresa economica dell’area euro e soprattutto un miglioramento nei dati macroeconomici del mercato lavorativo. Confermata quindi l’attuale politica espansiva che potrebbe essere addirittura incrementata con una nuova operazione LTRO.
Ricordiamo anche, in serata, un discorso del governatore della banca centrale americana Ben Bernanke presso la sede della Federal Reserve di St.Louis.
Le borse di valore hanno avuto una seduta globalmente negativa ad eccezione di Milano che beneficia della conferma del governo Letta scongiurando anche, al momento, le tensioni finanziarie.
Il mercato delle valute nell’odierna giornata evidenzia ancora una debolezza del dollaro, un rafforzamento nell’euro, nel kiwi e nei preziosi.
Per domani evidenziamo, come principali market movers, le richieste di sussidi alla disoccupazione e l’indice non manifatturiero dagli Stati Uniti e le vendite al dettaglio dalla zona euro.
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