Segnali Forex di Price Action
Chf-Yen, dopo i massimi storici di fine anno ha rotto al ribasso i supporti e la EMA21. Un segnale operativo short confermerebbe il cambio del trend di breve.
Chf-Yen: il cross ha raggiunto nell’ultima parte dell’anno un livello di massimo storico a 119 approfittando di una fase di particolare debolezza dello yen. Negli ultimi giorni però la situazione pare essere cambiata, con un maggiore indebolimento del franco svizzero che ha consentito al cross di riportarsi sotto la media mobile 21. Il prezzo, in correlazione con le altre coppie con lo yen, sta disegnando una candela ribassista e ancora al di sotto del livello chiave 115,40. Sarà quindi molto interessante verificare la price action su tale zona in quanto un segnale di trading short confermerebbe la tendenza bearish di breve e potrebbe essere considerato per una entrata in vendita, con target sul supporto 112,50 (con la media mobile in arrivo nel grafico settimanale); in caso di break out rialzista potremmo invece parlare di una falsa violazione short con ritorno di Chf-Yen sui livelli di massimo e quindi riposizionarci con un outlook rialzista.
Calendario Forex
Dalla zona euro sono giunti oggi i dati relativi alle vendite al dettaglio (salite all’1,6%) ed alla disoccupazione (ancora stabile al 12,1%). Il market mover più atteso era sicuramente quello statunitense con la pubblicazione da parte della Federal Reserve dei verbali relativi all’ultimo meeting di politica monetaria tenutosi prima di Natale.
Le principali borse azionarie, dopo i rialzi di ieri, hanno chiuso intorno alla parità (tranne il Nikkei con un’ottima performance). Gli indici statunitensi invece, piatti per metà seduta, hanno poi virato al ribasso.
Il mercato valutario ha evidenziato un’altra seduta di forza per la sterlina ed il dollaro neozelandese; di debolezza per il petrolio ed i metalli preziosi.
Il calendario Forex di domani evidenzierà la prima vera giornata importante dell’anno con due riunioni di politica monetaria e decisioni tassi da parte della Bank of England e della BCE. Fra gli importanti dati avremo anche le vendite al dettaglio australiane, la produzione industriale tedesca, la fiducia economica europea e le richieste di sussidi alla disoccupazione statunitensi.
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