Unipol da inizio anno sta vivendo una fase discendente piuttosto accentuata che, almeno per il momento, non mostra segnali di ripresa.
Unipol è tra i titoli più penalizzati da inizio anno a Piazza Affari, in linea con il destino che accomuna i protagonisti del settore finanziario, bancari o assicurativi che siano. Il titolo ha più che dimezzato il suo valore rispetto alla fine del 2015 e dopo aver tentato ad inizio mese un recupero che ha portato poco al di sopra dei 2,5 euro, ha ripreso la via delle vendite.
Quest’oggi Unipol viene penalizzato dalle indiscrezioni secondo cui il gruppo potrebbe partecipare all’aumento di capitale di Banca Monte Paschi, nell’ambito di un’operazione che contemplerebbe anche il conferimento di Unipol Banca.
Dato il difficile momento di mercato, è poco probabile che si riesce a spuntare un prezzo decente e questo basta per intimorire il mercato e favorire nuove vendite su UnipolSai.
Tra gli ultimi giudizi espressi dalle banche d’affari sul titolo segnaliamo quello di Kepler Cheuvreux che di recente ha confermato la sua view positiva, con una raccomandazione buy e un prezzo obiettivo a 2,96 euro.
Si tratta di un target molto interessato visto che il titolo non vede più questi prezzi dal mese di giugno, ma c’è da dire che per il momento è piuttosto lontano dalla suddetta soglia.
Unipol è alle prese ora con la tenuta del supporto a 2,2 euro e in caso di esito positivo si potrà tentare un acquisto con stop stretto a 2,1 euro e obiettivi a 2,4 e a 2,6 euro, con un rapporto rischio-rendimento favorevole, a patto di rispettare in maniera rigida lo stop di uscita in caso di mancata ripresa dei corsi.