Ubi Banca sta inviando dei segnali interessanti di un recupero che potrebbe anche trovare un seguito nel breve.
Ubi Banca anche più di altri titoli del settore bancario è stato colpito da una valanga di vendite negli ultimi mesi. Basti pensare che dall’area dei 6,5 euro su cui transitava il titolo a inizio dicembre, i corsi hanno più che dimezzato il loro valore, scendendo prima di metà febbraio poco sotto quota 3 euro.
Questo livello è stato in seguito recuperato grazie al rimbalzo ancora in atto che vede Ubi Banca esprimere una maggiore forza rispetto al mercato di riferimento.
I giudizi delle banche d’affari su Ubi Banca non sono particolarmente entusiasti con l’unica eccezione di Hsbc che consiglia di acquistare il titolo, con un prezzo obiettivo a 4,59 euro. Goldman Saschs mantiene invece una raccomandazione neutrale con un target price a 5,6 euro, e lo stesso rating viene assegnato da Banca Akros che però individua un fair value più elevato a 6,1 euro.
Le valutazioni segnalate dalle banche d’affari si rivelano senza dubbio molto allettanti, ma sono piuttosto lontane dai valori correnti, ai quali torniamo a guardare per un analisi di più breve periodo.
Con il superamento di area 3,7 euro Ubi Banca avrà spazio di crescita fino ai 4 euro, oltre i quali si guarderà ai 4,2/4,3 euro prima e ai 4,8/5 euro in un’ottica temporale un po’ più estesa.
Chi volesse acquistare potrebbe seguire due strategie differenti: intervenire su rottura dei 3,7 euro con stop a 3,5 euro e target a 4 e a 4,2 euro, oppure entrare in acquisto in caso di ritracciamento a 3,5/3,4 euro con stop a 3,2 euro e obiettivi a 3,7 e a 4/4,2 euro.
Un’operatività short si potrà valutare in caso di mancato superamento dei 4 euro, con stop a 4,2 euro e target a 3,7 e a 3,4 euro.