Prysmian continua a mostrare una maggiore forza relativa rispetto al mercato e questo è dimostrato anche dal bilancio positivo rispetto alla fine del 2015.
A dispetto del saldo negativo che interessa l’indice Ftse Mib da inizio 2016, Prysmian vanta un rialzo di circa il 7% in confronto ai valori di chiusura del 2015. Il titolo nel mese di gennaio e nella prima parte di febbraio non si è sottratto alle vendite, scendendo fino all’area dei 16,5 euro, da cui si è avuto un recupero che ha portato a segnare nuovi massimi dell’anno poco sopra i 22 euro tra fine maggio e inizio giugno. In quest’ultimo mese Prysmian ha subito la negatività del mercato accentuata dal voto sulla Brexit, ma la tenuta di area 18 ha riportato i corsi verso l’alto ad un passo dall’area dei 22 euro e dai massimi dell’anno.
Proprio quest’oggi gli analisti di Morgan Stanley hanno confermato la loro strategia bullish sul titolo, ribadendo la raccomandazione overweight con un prezzo obiettivo a 24 euro, mentre Kepler Cheuvreux caldeggia l’acquisto con un target price a 23 euro.
Dal punto di vista tecnico segnaliamo che Prysmian si conferma ben al di sopra della media mobile a 200 periodi che transita a ridosso dei 20 euro, mentre l’RSI è ben lontano dalla zona di ipercomprato e questo potrebbe favorire nuovi allunghi del titolo.
Operativamente si può intervenire al rialzo su rottura dei 22,2 euro, con stop a 21,7 euro e obiettivo a 23 euro prima e a 24 euro in seconda battuta.