Finmeccanica sta provando a reagire alla negatività degli ultimi due mesi e mezzo, anche se i tentativi compiuti fino ad ora non sono ancora sufficienti.
Finmeccanica dai massimi del 2015 segnati poco sotto area 14 euro a fine novembre scorso, ha subito un’accelerazione ribassista che nei giorni scorsi ha visto i corsi testare l’area degli 8,5 euro.
Da questo livello, sulla scia dei segnali di rimbalzo registrati a Piazza Affari, il titolo ha avviato un recupero che al momento però appare insufficiente per decretare archiviata la fase ribassista.
La brusca flessione partita dai massimi di fine novembre necessita di una fase laterale di riaccumulazione che permetta al titolo di trovare una solida base da cui ripartire con con convinzione.
La situazione tecnica di Finmeccanica si conferma precaria e il recupero cui stiamo assistendo da alcune sedute è dettato principalmente dal forte ipervenduto di breve termine, ma gli effetti di questo rimbalzo potrebbero anche svanire se non ci saranno conferme al di sopra di determinati livelli tecnici.
Una fase di accumulazione si potrebbe avere tra i 9 e 10 euro e in caso di esito positivo il titolo potrà allungare in primis verso i 10,5 euro e in seguito in direzione degli 11 euro. Oltre tale soglia ci sarà spazio per ulteriori progressi con primo target a 11,25/11,3 euro e obiettivo successivo a 11,5 euro.
Operativamente consigliamo l’apertura di posizioni long solo al superamento dei 10 euro, con stop a 9,5 euro e target a 10,5 e a 11 euro.
Al ribasso si potranno valutare ingressi in caso di cedimento di area 8,5 euro, con stop a 9/9,1 euro e obiettivo a 7/6,5 euro.