Campari continua a mostrare un ottimo solido trend rialzista;: sfruttare i ritracciamenti per nuovi ingressi long.
Campari diversamente da quanto accade per la maggior parte delle blue chips del Ftse Mib, sta vivendo un 2016 tutto in crescita, con una forza relativa di gran lunga superiore a quella dell’indice di riferimento, al quale peraltro non è molto correlato.
Il titolo ha vissuto una fase discendente nei mesi di gennaio e febbraio quando dagli 8 euro è sceso poco sotto i 7 euro, salvo poi avviare un rialzo che lo ha portato dapprima ad approcciare la soglia dei 9 euro a luglio. Dopo il superamento di questo livello Campari si è spinto a segnare nuovi massimi storici che sono stati raggiunti nell’intraday del 29 settembre scorso a 10,28 euro.
Da questo livello è partito un ritracciamento che sembra però aver trovato un supporto in area 9,5 euro, da cui si sono riattivati gli acquisti. A puntare sul titolo è Deutsche Bank che proprio ieri ha confermato la raccomandazione buy con un prezzo obiettivo a 10 euro, ma è positiva anche la view di Citigroup che invita ad acquistare Campari.
Chi volesse acquistare il titolo può intervenire in area 9,6 euro, con stop stretto sotto 9,4 euro e obiettivo a 9,8 e a 10 euro. Oltre questa soglia si potrà alzare lo stop in apri con target a 10,2/10,3, ossia sui massimi storici segnati a settembre.
In alternativa si possono attendere eventuali ritracciamenti verso i 9,2 euro dove entrare in acquisto con stop sotto 9 euro e target a 9,4 e a 9,8 euro.