Argento, se il movimento di breve periodo sarà confermato potremmo vedere un nuovo trend rialzista anche nel medio termine.
Argento: il grafico di medio periodo dell’Argento, seppur di poco, è ancora impostato al ribasso, ma la possibilità di vedere rotta la trendline discendente partita a metà aprile è tutt’altro che impossibile. Il grafico daily ci mostra infatti una quotazione al di sopra della media mobile 21 e con la rottura dell’importante livello di resistenza $20 avvenuto ieri. Un ritest del livello appena violato e la conferma della forza rialzista con uno dei miei segnali Long sarebbe molto interessante per entrare in acquisto sull’Argento con target in area $22/22,50 ed un ottimo rapporto risk/reward. La spinta ascendente sembrerebbe confermata dagli acquisti sul correlato Oro e dalle contestuali vendite sul dollaro americano, la cui debolezza sarebbe ulteriormente confermata dalla violazione dei supporti in area 10,70 del Dollar Index.
Ovviamente lo scenario opposto (ossia un ritorno del prezzo del’Argento sotto l’area $20 e sotto la EMA21) genererebbe una falsa rottura daily del livello chiave sopracitato, interpretabile come un ritorno alla debolezza che sposterebbe l’outlook di questo metallo da Buy a Sell con possibile ritorno sul primo supporto principale in zona $18,50.
Finestra macroeconomica
Anche la giornata odierna ha fatto registrare un inizio positivo per i principali indici azionari salvo poi stornare al ribasso con chiusure sotto la parità (ad eccezione di Madrid best performer).
Questa mattina abbiamo ricevuto dal Giappone il report mensile dell’ Ufficio di Gabinetto che ha evidenziato una graduale ripresa dell’economia, un ulteriore outlook positivo per la produzione industriale ed un miglioramento nel raggiungimento del target di inflazione (tutto questo senza un particolare impatto nella valuta domestica).
Nel pomeriggio è stato comunicato il dato sulla fiducia dei consumatori della zona euro (in leggero miglioramento) e quello sulle vendite al dettaglio in Canada (di gran lungo migliore rispetto alle attese).
I più importanti market movers di domani saranno la bilancia commerciale in Giappone, l’inflazione australiana, il PMI manifatturiero in Cina, zona euro e Germania ma soprattutto la decisione tassi di interesse in Nuova Zelanda che verrà rilasciata in tarda serata e non dovrebbe prevedere modifiche all’attuale 2,50% .
www.mauriforex.com